A Milano gli “Sportelli Anti-crisi”

1. Lo scenario economico attuale: le esigenze da soddisfare

In base al rapporto Eupolis 2017, con il superamento della fase più acuta della crisi, abbiamo assistito ad un aumento della povertà (anziché ad una sua riduzione). Circa 185 mila famiglie lombarde si trovano, infatti, in condizione di povertà assoluta e, rispetto al 2014, l’incidenza di povertà assoluta è salita dal 3% al 6,7%. Il dato è particolarmente significativo, se si considera che la crisi ha avuto origine nel 2007/2008 (dunque oltre 10 anni fa). In generale, più del 20% della popolazione in Italia risulta a rischio povertà, a livelli nettamente superiori alla media dei paesi UE.

Il rischio di trovarsi in condizione di povertà varia sensibilmente al variare dell’età: la diffusione della povertà cresce, infatti, al decrescere dell’età (si sono andate creando, dunque, nuove disuguaglianze intergenerazionali, spesso a sfavore dei più giovani). In Lombardia, nel 2016, si osserva una incidenza di povertà pari all’1,2% fra gli over 65enni, al 4,5% fra i 35-64enni e al 5,9% fra i 18-34enni. Inoltre, una caratteristica che influenza la diffusione della condizione di povertà è la cittadinanza: in Lombardia, nelle famiglie con “persona di riferimento” italiana, l’incidenza di povertà è al 2,8%, mentre, in quelle con una persona di riferimento con cittadinanza straniera, sale al 20,5%.

A Milano, come indicato nei dati forniti dalla Camera di Commercio, il settore del commercio al dettaglio è tra quelli maggiormente colpiti; nel periodo considerato, sono state espulse dal mercato circa 20mila imprese artigiane, con la scomparsa del 45,4% degli artigiani autonomi under 35 (si registra, inoltre, una riduzione del 14,4% dell’artigianato manifatturiero).

In sintesi:

  • l’avvio di una prima ripresa economica (testimoniata da una crescita del PIL lombardo all’1,4%, superiore alla media delle regioni del Nord) non ha dato soluzione (anzi, ha visto un aggravamento) delle condizioni di povertà (specie dei giovani con età fino a 34 anni) e delle persone in cerca di occupazione;
  • l’indice di povertà non risparmia (anzi, colpisce in maniera significativa) anche i lavoratori in proprio, i lavoratori autonomi, i piccoli imprenditori e le imprese artigiane, per i quali l’indice di povertà assoluta è superiore alla media delle regioni del Nord;
  • l’avvio di una prima ripresa economica (che non sembra consolidarsi) sembra aver aggravato le disuguaglianze, penalizzando soprattutto i giovani e chi non ha avuto (o ha perso) un accesso stabile al mercato del lavoro.

 

2. L’idea dello Sportello Anticrisi

In questo contesto, abbiamo costituito uno “sportello” (inteso come task force di professionisti del settore) per fornire agli utenti assistenza gratuita, orientamento e ascolto dal punto di vista giuridico, amministrativo, burocratico, giuslavoristico, bancario, fiscale, previdenziale ed economico in genere. Lo Sportello dovrebbe intercettare le esigenze di chi (nella propria dimensione familiare, di piccolo imprenditore, di artigiano, di commerciante, o simili) abbia vissuto in prima persona la crisi economica, assistendo ai suoi tipici segnali: la contrazione dei ricavi, la perdita del lavoro, con il ridimensionamento delle occasioni lavorative, la contrazione del credito bancario, le richieste di pagamento da parte delle autorità fiscali, l’irrigidimento nei rapporti tra datore di lavoro e lavoratore, o tra imprenditore e fornitore.

Lo Sportello come alternativa ai canali classici. L’idea dello Sportello nasce per fornire risposta a chi non trovi altro interlocutore se non gli studi professionali o le società di consulenza: come noto, questi applicano onorari che spesso l’utente non è in grado di pagare. Inoltre, spesso le società di consulenza effettuano una severa scrematura dei propri clienti, seguendo solo quelli che sembrano garantire le migliori probabilità di successo dell’operazione. Lo Sportello si pone come alternativo al canale classico degli studi professionali / società di consulenza, in quanto: (a) i servizi sono gratuiti (non esistono, ad oggi, strutture analoghe, fatta eccezione per i punti di “primo ascolto”, che, però, forniscono una prima assistenza “generalista”); (b) accoglie chiunque abbia necessità di supporto.

Potenziali sinergie con le politiche di integrazione. Il bacino di utenza dello Sportello comprenderà potenzialmente anche stranieri residenti. In questo caso, le attività dello Sportello potranno creare sinergie con le politiche di integrazione. Più in generale, l’esperienza dello Sportello potrà offrire spunti (come “buona prassi”) per i programmi elettorali.

 
2.1 Le attività dello Sportello

Lo Sportello si propone di fungere da centro di ascolto e orientamento degli utenti colpiti dalla crisi (fase 1) e di assistere gli utenti nell’attuazione delle strategie individuate nella fase di orientamento (fase 2), nelle seguenti aree:

  • Consulenza giuridica generale: individuazione delle cause che hanno creato la situazione di tensione finanziaria e condivisione delle soluzioni del caso (piano di risanamento attestato, accordo di ristrutturazione del debito, accordo di risoluzione della crisi da sovraindebitamento, transazione fiscale, accordi bilaterali con i creditori, trattative, ecc.); informazione sulle limitazioni, sulle condizioni, sulle procedure, sui possibili vantaggi e sui rischi; assistenza nella preparazione dei documenti occorrenti / corrispondenza con i creditori.
  • Consulenza in materia di diritto del lavoro: consulenza sui mezzi di tutela a favore del datore di lavoro o del lavoratore, per la risoluzione di criticità in fase contenziosa o precontenziosa; in particolare, consulenza in materia di contratti di lavoro, controllo buste paga, recupero di crediti da lavoro e competenze di fine rapporto, licenziamenti, lettere di contestazione, tutela del lavoratore, insinuazione allo stato passivo dei fallimenti o altre procedure concorsuali.
  • Consulenza amministrativa e burocratica: individuazione degli enti pubblici competenti, presso i quali presentare istanze o richieste; informazione sui presupposti e sulle procedure; assistenza nella redazione dei documenti occorrenti; informazioni sulle procedure previste dalla normativa sull’immigrazione.
  • Consulenza fiscale: esame della documentazione fiscale/previdenziale rilevante e predisposizione delle richieste di dilazione (o simili), previa individuazione dell’autorità competente.
  • Consulenza bancaria: esame della documentazione bancaria rilevante (estratti conto, contratti bancari, report periodici, corrispondenza, ecc.), per l’individuazione dei punti di trattativa con le banche; assistenza nella corrispondenza con le banche.
  • Consulenza in materia di locazioni: contratti di compravendita e affitto, locazioni residenziali e commerciali, esecuzioni e sfratti, contratti e regolamenti di condominio.
  • Consulenza societaria: consulenza societaria e aziendale, consulenza nel recupero dei crediti, consulenza contrattuale.
  • Consulenza economica in senso lato: consulenza nella redazione di piani di rilancio dell’attività economica.

Lo Sportello si propone, inoltre, come “incubatore” di nuove iniziative imprenditoriali e start up, fornendo consulenza e assistenza operativa nella redazione e selezione dei business plan più meritevoli per la soddisfazione di bisogni della comunità del territorio. In particolare, lo Sportello si ripropone di attivarsi per agevolare l’incontro con investitori e finanziatori e per fornire supporto operativo per le attività di crowd funding, il tutto sul presupposto che gli eventuali investitori dovranno poi esercitare il loro diritto di disinvestimento senza alcun tipo di rendimento o di profitto, se non nei limiti dei costi amministrativi legati al loro intervento.

 
2.2 Le collaborazioni dello Sportello con altri soggetti

Lo Sportello è già attivo nei seguenti territori:

  • presso i locali di APA Confartigianato – Milano, Monza e Brianza, con il patrocinio del Municipio 9;
  • presso il Centro Milano Donna 3;
  • presso la sede ACLI Lambrate di via Conte Rosso 5;
  • presso il Centro Milano Donna 4;
  • presso il Centro Milano Donna 5;
  • presso il Centro Milano Donna 8, con il patrocinio del Municipio 8;
  • presso il Centro Milano Donna 6, con il patrocinio del Municipio 6;

È stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra i nostri Sportelli e l’Assessorato alle Attività Produttive, che prevede la collaborazione con i 4 Sportelli Lavoro del Comune di Milano e con il progetto “Scuola dei Quartieri”.

Il nostro progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento di:

  • associazioni, fondazioni e comitati del territorio
  • Eupolis
  • organismi di composizione della crisi
  • Università: è stata sottoscritta una convenzione con l’Università di Milano Bicoccaper il riconoscimento di crediti formativi agli studenti universitari che parteciperanno al progetto in qualità di stagisti